Cosa sblocca il primo rating del protocollo DeFi di S&P per il credito on-chain nel 2026
S&P Global Ratings ha emesso il suo primo rating di credito per un protocollo di finanza decentralizzata, assegnando a Sky Protocol un B-minus con outlook stabile.
Il rating, pubblicato l'8 agosto, si applica alle passività delle stablecoin del protocollo, inclusi USDS e DAI, nonché alle loro versioni fruttifere, ma non si estende ai token di governance. La mossa stabilisce un precedente per l'applicazione dei tradizionali framework di valutazione del credito alle entità on-chain.
S&P ha citato diversi vincoli dietro il rating speculativo. La concentrazione dei depositanti è stata un fattore centrale, con un piccolo numero di partecipanti che controllava un'ampia quota di attività.
Anche la centralizzazione della governance è stata segnalata, con il fondatore Rune Christensen che detiene circa il 9% dei token di governance a causa della bassa partecipazione degli elettori. Il coefficiente patrimoniale corretto per il rischio del protocollo, di poco inferiore allo 0,5%, è stato notato come basso rispetto agli standard di credito tradizionali, insieme alle preoccupazioni per i rischi normativi e informatici.
Secondo Ainvest, S&P ha equiparato il profilo di credito di Sky Protocol a quello del debito sovrano della Repubblica del Congo, collocandolo saldamente in territorio speculativo. L'outlook stabile dell'agenzia riflette l'aspettativa che gli attuali fattori di rischio persisteranno nei prossimi 12 mesi, con aggiornamenti subordinati a miglioramenti nella decentralizzazione della governance, nell'adeguatezza patrimoniale e nella diversità dei depositanti.
La valutazione ha anche riconosciuto i punti di forza operativi. Sky opera con perdite di credito minime dal 2020, mantiene riserve di liquidità diversificate che includono stablecoin garantite da fiat e fondi tokenizzati ed è stata sottoposta a verifiche esterne di smart contract. Questi fattori attenuanti, pur sostenendo il rating, sono stati controbilanciati dai rischi strutturali e di concentrazione.
L'ingresso di S&P nei rating a livello di protocollo segue le sue precedenti valutazioni delle stablecoin, in cui ha assegnato "forte" a USDC e "vincolato" a USDT nelle valutazioni precedenti.
La mossa estende tale quadro alle passività più ampie di un protocollo DeFi, consentendo ad alcune controparti istituzionali come prime broker, assicuratori e arranger di prodotti strutturati di fare riferimento a una misura standardizzata del rischio di credito.
Tali valutazioni potrebbero ora influenzare il modo in cui vengono prezzati i rendimenti della DeFi. Un profilo di rischio di credito definito consente di rivalutare gli accantonamenti per prestiti e liquidità in linea con i mercati del credito tradizionali, piuttosto che esclusivamente in base alle dinamiche di domanda e offerta all'interno dei protocolli.
L'introduzione di benchmark di credito riconosciuti crea anche un percorso per l'esposizione alla DeFi per soddisfare i mandati delle entità regolamentate che richiedono soglie minime di rating.
È improbabile che il rating di Sky Protocol cambi nel breve termine, secondo la metodologia pubblicata da S&P, anche se le future riforme della governance e del capitale potrebbero alterare questa traiettoria.
L'analisi dell'agenzia aggiunge una lente di rischio formalizzata alle operazioni DeFi, fornendo un punto di riferimento comune sia per i partecipanti on-chain che per le istituzioni finanziarie tradizionali che cercano di impegnarsi nel settore.
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