Sono inutili le tokenomics? I progetti crypto hanno spesso sperimentato con strati sempre più spessi di sink, faucet, lock e loop multi-token per ingegnerizzare il prezzo. Eppure, i token che effettivamente mantengono valore di solito si appoggiano su pmf o narrazioni e non su fogli di calcolo di incentivi. Alcuni esempi notevoli: - @berachain: la sicurezza legata a PoL per gli LP, ma un volano di ricerca di rendimento si è invertito: emissioni front-loaded + esodo di liquidità hanno fatto tornare $BERA da $9 a <$1.7 - @CurveFinance: veCRV ha bloccato >50% dell'offerta e allineato gli LP con le commissioni, eppure CRV continua a seguire le entrate del protocollo - @AerodromeFi: ve(3,3) su @base ha bootstrapato >$1b di TVL in settimane; ora le emissioni superano il volume organico - @boopdotfun: ha estratto l'intero playbook da fee-sharing, airdrop, bounty KOL, a classifiche di culto, eppure l'attività è crollata del 90% in una settimana. Token ≠ prodotto. Quindi no, le tokenomics non sono inutili, solo spesso sopravvalutate. Un grande prodotto con economie semplici vince più spesso di un prodotto debole con un design barocco. Un caso in evidenza è ovviamente Hyperliquid. Niente loop fantasiosi, solo liquidità profonda, spread stretti, riacquisti e integrità. Allineamento > complessità. Usa le tokenomics per amplificare i loop di domanda naturale, limitare le perdite e condividere valore con utenti reali.