Non avrei mai immaginato di immergermi così a fondo nei dettagli della programmazione di rete, ma grazie a @solanaturbine, ora mi ritrovo a esplorare non solo i concetti di alto livello, ma anche i dettagli di basso livello. Per contestualizzare, eBPF (extended Berkeley Packet Filter) è una macchina virtuale all'interno del kernel che esegue programmi sandbox. Ieri, nella nostra sessione del gruppo Turbine ADV SVM, @bergabman ha menzionato eBPF durante le discussioni in classe. Già conoscevo la definizione di base di eBPF e cosa fa, ma non a livello basso, ma la conversazione ha suscitato la mia curiosità di capirlo meglio, specialmente perché @solana lo utilizza (sbpf), ma prima dovevo andare a capire il BPF originale e cosa fa, poi lavorare per approfondire. La mia ricerca mi ha portato a un articolo di sei anni fa di @alessandrod, che mi ha fornito alcune basi. Da lì, sono sceso nel tunnel di YouTube. Alcuni video sono stati utili, altri no, ma quello di @CodiLime si è distinto, con esempi di codice reali. Non volevo solo guardare; volevo programmare insieme e farlo girare sulla mia macchina. È stato allora che ho incontrato il mio primo ostacolo: compilare il programma. Un programma BPF deve essere caricato con uno strumento, uno dei più comunemente usati è - bpftool. Non era installato sul mio sistema, quindi ho passato ore a interrogare strumenti AI, risolvere problemi e installare le dipendenze giuste. Dopo alcuni tentativi e errori, alla fine ha funzionato e ho compilato con successo il mio primo programma BPF. Potrei mettere insieme un thread separato più tardi per spiegare eBPF in termini più semplici e come funziona nella blockchain di Solana con le esecuzioni dei contratti smart, ma per ora questa è stata la mia piccola avventura nel kernel. I link ad alcuni di quei materiali saranno qui sotto nel caso vogliate approfondire 😉