Il 76% delle banche giapponesi guarda ai titoli tokenizzati mentre SBI scommette su Chainlink

Il gruppo giapponese SBI ha stretto una partnership strategica con Chainlink per accelerare l'adozione della blockchain, la crescita degli asset digitali e la tokenizzazione in Giappone e nella più ampia regione Asia-Pacifico.

La collaborazione, annunciata il 24 agosto, combina l'esperienza di SBI nei mercati finanziari con l'infrastruttura ampiamente utilizzata di Chainlink per i dati, l'interoperabilità e le applicazioni DeFi di livello istituzionale.

Guidare la tokenizzazione

L'iniziativa è progettata per espandere gli sforzi di tokenizzazione delle istituzioni finanziarie, concentrandosi su prodotti come fondi tokenizzati, asset del mondo reale come immobili e obbligazioni e stablecoin regolamentate.

SBI ha sottolineato che il sistema finanziario giapponese in fase di maturazione e il suo ecosistema di asset digitali in crescita forniscono una solida base per pilotare questi casi d'uso.

Come parte dell'accordo, SBI e la sua rete di partner finanziari implementeranno i servizi di Chainlink, tra cui il Cross-Chain Interoperability Protocol (CCIP), SmartData (NAV) e Proof of Reserve. Si prevede che questi strumenti sbloccheranno la liquidità del mercato secondario e miglioreranno l'efficienza operativa per gli asset tokenizzati.

Inoltre, la partnership mira a sviluppare soluzioni sicure per il regolamento pagamento contro pagamento (PvP) nei mercati dei cambi e nei trasferimenti transfrontalieri, due aree in cui la domanda di efficienza e conformità è in aumento.

La collaborazione si basa sui recenti risultati di SBI Digital Asset Holdings, che ha intervistato più di 50 istituzioni finanziarie.

Circa il 76% degli intervistati ha indicato l'intenzione di investire in titoli tokenizzati, citando vantaggi come una maggiore efficienza e diversificazione. Tuttavia, molti hanno anche indicato la mancanza di un'infrastruttura di livello istituzionale come uno dei principali ostacoli alla scalabilità dell'adozione.

SBI vede l'infrastruttura di Chainlink come una soluzione per colmare questo divario.

Yoshitaka Kitao, CEO di SBI Holdings, ha dichiarato che la partnership evidenzia un impegno condiviso nella creazione di framework di asset digitali incentrati sulla conformità.

Secondo lui, la combinazione della portata di SBI con i sistemi di dati sicuri di Chainlink consentirà alle aziende di sperimentare soluzioni che consentono transazioni transfrontaliere alimentate da stablecoin.

L'accordo segue il memorandum d'intesa di SBI con Ripple per introdurre la stablecoin RLUSD in Giappone. Insieme, questi sforzi segnalano l'intenzione di SBI di consolidare il suo ruolo di forza trainante nel progresso della tokenizzazione e degli asset digitali in tutto il Giappone e nel più ampio mercato dell'Asia-Pacifico.

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