È risaputo che il Giappone ha mantenuto un atteggiamento molto, molto, molto conservatore nei confronti delle criptovalute per un lungo periodo di tempo. E ora, guardate, CZ è passato dall'essere costretto a lasciare il Giappone a poter tenere un discorso davanti al Primo Ministro giapponese. Da quando, esattamente, il Giappone ha iniziato a "migliorare" nei confronti delle Crypto? Innanzitutto, le ragioni del conservatorismo del Giappone nei confronti delle Crypto, oltre alle cause culturali interne, includono due furti epici (il furto di Mt. Gox nel 2014 e quello di Coincheck nel 2018). E ogni volta che c'è stato un furto, il Giappone ha reagito con grande calma per 4 anni. Qual è stata la chiave per il miglioramento? Le stablecoin. Solo nel 2022, il Giappone ha finalmente stabilito il Web3 come strategia di crescita economica nazionale, ma attenzione: ciò che viene chiamato web3 è in realtà stabilecoin. Nel 2023, il Giappone ha continuato a slegare le stablecoin, avviando una nuova "Legge sui servizi di pagamento", classificando le stablecoin rimborsabili in valuta fiat come "strumenti di pagamento elettronico" e non come "attività crittografiche". E nel 2025, l'USDC è stato autorizzato per l'uso in Giappone; Reuters ha riportato che anche i regolatori giapponesi permetteranno l'emissione della prima stablecoin in yen, JPYC. È evidente che le stablecoin hanno un'attrattiva fatale per la volontà nazionale. Cosa sono le "暗号資産" e le "仮想通貨"? Non voglio approfondire, ricordo solo che in passato ci sono stati furti devastanti, ma quando si parla di stablecoin, subito si risveglia l'interesse.