BlackRock si sta preparando a portare la blockchain nel back office di uno dei suoi più grandi fondi, presentando la richiesta di offrire una classe di azioni digitali del suo fondo del mercato monetario Treasury Trust da 150 miliardi di dollari attraverso BNY Mellon.
Le nuove "DLT Shares", abbreviazione di distributed ledger technology, non conterranno criptovalute. Ma BNY Mellon, il distributore esclusivo del fondo, intende utilizzare la blockchain per rispecchiare i registri di proprietà delle azioni, un passo incrementale che potrebbe aprire la strada a una più ampia adozione di contanti tokenizzati, asset digitali o infrastrutture di regolamento basate su blockchain nella finanza tradizionale.
Il Liquidity Treasury Trust Fund di BlackRock fa parte della suite BlackRock Liquidity Funds dell'azienda e gestisce oltre 150 miliardi di dollari di asset al 29 aprile. La classe di azioni DLT ha un requisito di investimento minimo di 3 milioni di dollari per gli acquirenti istituzionali, senza minimi per gli acquisti successivi. Il deposito presso la SEC è preliminare e soggetto ad approvazione.
Questa non è la prima mossa di BlackRock verso la tokenizzazione. Il suo fondo BUIDL, nativo della blockchain, creato in collaborazione con Securitize, gestisce ora oltre 1,7 miliardi di dollari di asset e si è recentemente espanso su Solana.
Larry Fink, CEO di BlackRock, ha costantemente sottolineato la sua convinzione nel potenziale a lungo termine della tokenizzazione e della finanza decentralizzata. Nella sua lettera annuale agli azionisti del 2025, Fink ha avvertito che gli Stati Uniti rischiano di cedere il loro dominio finanziario se non riescono a controllare il loro debito, una vulnerabilità che potrebbe accelerare l'interesse degli investitori per alternative come Bitcoin.
"Se gli Stati Uniti non riescono a tenere sotto controllo il loro debito... L'America rischia di perdere [il suo status di valuta di riserva] a favore di asset digitali come Bitcoin", ha scritto Fink. "La finanza decentralizzata è un'innovazione straordinaria. Rende i mercati più veloci, più economici e più trasparenti. Eppure quella stessa innovazione potrebbe minare il vantaggio economico dell'America".