Un protocollo DeFi di vecchia data fondato nel 2017, che nel 2021 ha scelto attivamente di puntare tutto sui rollup, ora sta "fuggendo" dal layer2 per tornare tra le braccia della mainnet. Le informazioni dietro a questo cambiamento sono davvero significative: 1) Il "grande ritiro" di Synthetix ha gettato un secchio d'acqua fredda su tutta la narrazione del layer2. In passato, tutti si sono affrettati a costruire su vari rollup per via delle "basse commissioni di gas", e ora? Gli utenti non sono affatto interessati, i volumi di scambio non decollano, il TVL non cresce, e la liquidità è diluita e frammentata. La sovrapposizione di vari layer2 ha fatto sì che la strategia di scalabilità del layer2 non raggiungesse i risultati attesi, diventando invece un peso per la mainnet? 2) Synthetix ha scelto di tornare alla mainnet in questo momento perché ha individuato un vuoto trascurato dal mercato: ora ci sono derivati DEX che spuntano ovunque sui vari rollup layer2, ma la mainnet di Ethereum, come piattaforma con il consenso di sicurezza più forte, manca di una piattaforma per le perps di vecchia data che si adatti continuamente alle prestazioni della mainnet e segua lo sviluppo della mainnet. La logica è semplice: se anche la mainnet si concentra sull'ottimizzazione delle prestazioni del layer1, quanto possono aspettarsi i vecchi DeFi da un'esplosione delle applicazioni layer2? 3) Questo potrebbe essere un evento simbolico che segna un cambiamento nella direzione dello sviluppo dell'industria DeFi. In passato, la ricerca di una copertura totale in un ambiente multi-chain ha portato a una frammentazione della liquidità, a un'esperienza utente disgiunta e a un aumento dei costi operativi; ora si inizia a ritirare attivamente le linee, concentrandosi sul mercato principale per creare prodotti estremamente competitivi. Non è difficile capire: piuttosto che avere prestazioni mediocri su più di dieci catene, non è meglio competere per il primo posto su quella più importante?